Il cuore della città

Ultima modifica 20 giugno 2018

L’itinerario si propone di far scoprire curiosità e aneddoti sui principali edifici e luoghi della città di Voghera. Prima tappa del tour sarà Piazza Duomo dove si visiterà la Collegiata di San Lorenzo Martire e si potrà ammireremo Palazzo Beltrami e Palazzo Gounela, oggi sede del Comune.

Si proseguirà poi verso il Castello, la cui mole denuncia chiaramente le antiche origini Viscontee, presentandone la storia, i passaggi di proprietà e le diverse destinazioni d’uso, raccontando poi l’importanza della Caserma della Cavalleria Zanardi Bonfiglio  per concludere la visita in Via Emilia visitando la Chiesa di Santa Maria delle Grazie e di San Rocco. La Via Emilia è anche il cuore dello shopping vogherese.

 

Luoghi di interesse:

  1. Collegiata S. Lorenzo Martire (Duomo)
  2. Palazzo Beltrami
  3. Casa Nava
  4. Palazzo Gounela
  5. Teatro Sociale
  6. Palazzo della Tela
  7. Quartier Grande
  8. Chiesa S. Rocco
  9. Castello Visconteo
  10. Ex Caserma di Cavalleria
  11. Istituto Agrario “C. Gallini”

 

1.Collegiata S. Lorenzo Martire (Duomo)

Costruita sulle rovine della vecchia chiesa a partire dal maggio 1605 su progetto dell’architetto bolognese Antonio Maria Corbetta. Viene completata con l’edificazione della facciata dall’ingegnere milanese Carlo Macciachini dal 1874 al 1875. Al suo interno si può ammirare il pregevole organo “Serassi” del 1833.

Presso il portale destro si trovano un epigrafe e tre rilievi uno dei quali raffigurante San Bovo, patrono della città, le cui spoglie sono custodite sotto l’altare maggiore dal 1953. Il santo di origine provenzale (Noyer) morì a Voghera nel 986 mentre faceva ritorno da un pellegrinaggio a Roma.

L’interno dell’edificio è diviso in tre grandi navate che portano alla maestosa cupola centrale.

Degno di nota è il secondo altare destro, risalente al XVII sec. nel quale si può ammirare l’affresco della Madonna del Soccorso risalente al 1496 attribuita a tale Andrino di Edesia.

Il Duomo ospita alcune opere di Paolo Borroni, una “Addolorata” presente nella Cappella di S. Teresa e gli affreschi a decoro della succitata Cappella del Soccorso (la lunetta dell’Annunciazione, il volo di angeli e le due figure ai lati dell’altare) e una “Madonna di Pompei” del Macerati.

Nella Sacrestia sono conservati arredi e paramenti sacri tra i quali due “funicelle” e un “piviale” con “stolone e capino” ricamati in oro donati da San Pio V° nel 1571.

 

2.Palazzo Beltrami

Restaurato dall'ingegnere vogherese Paolo Cornaro nel 1854 su incarico dell'avvocato Gaspare Beltrami. Attualmente è sede del "Giornale di Voghera" e del "Salone del Millenario".

 

3.Casa Nava

Ricostruita, in stile antico, nel 1903, ad opera dell'ingegnere municipale Vittorio Storchi fornisce un buon esempio di come, con tutta probabilità, potevano essere parte delle costruzioni che costituivano i portici di piazza Duomo nel tardo medioevo. Caratterizzato dal porticato con arcate ogivali ha finestre ad archi a sesto acuto.

 

4.Palazzo Gounela

Realizzato in stile neoclassico e caratterizzato dal timpano sostenuto da quattro grandi colonne, si affaccia in posizione privilegiata su piazza Duomo dove un tempo sorgeva l’antico pretorio.

Progettato, su incarico del Comune dall’architetto milanese Giacomo Maraglia nel 1829, viene poi realizzato, con alcune modifiche al progetto originale, tra il 1844 al 1847 dall’architetto torinese Gioacchino dell’Isola Del Borghetto.

 La decorazione della sala consiliare fu attuata dal pittore Angelo Moia e l’affresco del soffitto, con la cerimonia della nomina di Voghera a città, dal pittore torinese Paolo Emilio Morgari.

E’ detto anche “Palazzo Gounela” dal nome del civico furiere Giuseppe Gonnella pittoresco personaggio di spicco della vita cittadina dell’800.

 

5.Teatro Sociale

Progettato nel 1836 dall’architetto milanese Giacomo Moraglia, su incarico della Società del Teatro, viene realizzato, con alcune modifiche al progetto originale, dal 1842 al 1845 dall’architetto torinese Gioacchino Dell’Isola del Borghetto.

 Ad Angelo Moia si devono gli scenari in numero di diciotto e ai fratelli Morgari il sipario raffigurante il passaggio delle ore; gli ornati in stucco della facciata sono stati eseguiti dal torinese Giovanni Gibello e il bassorilievo in bronzo raffigurante Giuseppe Verdi è opera del milanese Enrico Cassi.

Ha una capienza di oltre 600 posti con 62 palchi disposti su tre ordini.

Inaugurato il 18 aprile 1845 con “I Lombardi alla prima crociata” di Giuseppe Verdi ospitò tra gli innumerevoli artisti che ivi operarono Arturo Toscanini.

 

6.Palazzo della Tela

Fatto costruire dai Conti Della Tela nel Seicento. Ha subito qualche restauro nel secolo successivo e, dopo il 1842, venne trasformato in Albergo Reale d’Italia.

 

7.Quartier Grande

Costruito nel 1749, poteva alloggiare quattrocento cavalli e quattro compagnie di fanti. Venne ampliato nel 1821 e trasformato nel 1871 su progetto dell’ingegnere vogherese Paolo Cornaro.

Attualmente ospita i “Giudici di Pace”, alcuni uffici comunali e le sedi di varie Associazioni d’Arma.

 

8.Chiesa S. Rocco

Trae origine dall’Ecclesia Salvatoris annessa all’Ospedale del Salvatore o di Sant’Enrico. Costruita, ma non completata, dal 1525 al 1527 con le offerte fatte dal popolo durante la peste del 1524, prese il nome di San Rocco e fu completata nel 1578 a cura della Confraternita del SS. Nome di Gesù detta di San Rocco. Custodisce un braccio e due snodi di dita del Santo, compatrono della città.

All’interno tra le opere sacre esposte va ricordato un dipinto attribuito al Borroni raffigurante S. Francesco di Sales e S. Francesca di Chantal (II^ metà ‘700).

 

9.Castello Visconteo

Costruito secondo i disegni di Ottorello de Meda e Andrea da Mutina a partire dal 1372 per ordine di Galeazzo Visconti II. Il prospetto nord ha subito profonde manomissioni mentre il prospetto sud è il più conservato. Le pareti nella sala quadrata dell’ala est conservano frammenti di affreschi raffiguranti le Muse attribuibili al Bartolomeo Suardi detto il Bramantino.

 

10.Ex Caserma di Cavalleria

Progettata per conto del Comune dall’ingegnere vogherese Paolo Cornaro, fu costruita dal 1857 al 1864 su un’area di circa quarantacinquemila metri quadrati. L’edificio, capace di ospitare quattro squadroni di cavalleria, intitolato nel 1858 al re Vittorio Emanuele II ed in seguito al tenente Attilio Bonfiglio Zanardi (medaglia d’oro al valor militare), fu ampliato nel 1880 e ancora in tempi successivi.

Attualmente ospita la Civica Biblioteca Ricottiana, il Civico Museo di Scienze naturali ed il Museo Storico militare.

 

11.Istituto Agrario “C. Gallini”

Realizzato dall’ingegnere Paolo Cornaro per ospitare la Regia Scuola Pratica di Agricoltura, voluta dalle disposizioni testamentarie di Carlo Gallini, venne inaugurato nel 1898. La Scuola viene trasformata nel 1933 in Corso Superiore e diventa Regio Istituto Tecnico Agrario Carlo Gallini.