Le Ricchezze Nascoste: Chiese e Oratori Vogheresi Attraverso i Secoli

Ultima modifica 20 giugno 2018

L’antica Iria offre a chi la visita una moltitudine di chiese e Oratori ricchi di storia e opere d’arte: si pensi alla chiesa di San Giuseppe, in Via Plana, che custodisce al suo interno numerose opere del Borroni dal valore inestimabile o all’Oratorio di Santa Caterina, in Via Dal Verme, ricavato nel 1610 dall' atrio dell' antico palazzo Dal Verme del quale si intuiscono i resti soffocati tra le costruzioni moderne che lo circondano.

E’ così che si viene a delineare un percorso naturale tra le chiese e gli oratori più belli e suggestivi della città. Dalla Chiesa Rossa o di S. Ilario (Tempio della Cavalleria), edificata nel dodicesimo secolo sui resti di un tempio preesistente di epoca longobarda, alla Chiesa di San Sebastiano in Via Emilia, costruita come Oratorio dove un tempo sorgeva la Chiesa annessa alla Confraternita della Misericordia, che si occupava dei condannati a morte, tra la fine del Cinquecento e l'inizio del Seicento.

 

Luoghi di interesse:

  1. Chiesa S. Giuseppe
  2. Chiesa S. Sebastiano
  3. Oratorio S. Caterina
  4. Oratorio del Crocefisso
  5. Chiesa del Carmine
  6. Chiesa Rossa o S. Ilario
  7. Chiesa S. Giovanni
  8. Collegiata S. Lorenzo Martire (Duomo)
  9. Chiesa S. Rocco
  10. Chiesa/Convento S. Maria delle Grazie

 

1.Chiesa S. Giuseppe

Costruita nel Settecento ad opera dei Padri Scolopi, ampliata dai Gesuiti, ha ricevuto nell'Ottocento il suo assetto definitivo. Al suo interno si possono ammirare alcune tra le più significative opere del Borroni eseguite tra il 1777 ed 1778: La Fuga in Egitto, Lo sposalizio della Vergine, Il transito di S. Giuseppe. È annessa all'ex Convitto Nazionale Umberto I ora sede del Tribunale.

 

2.Chiesa S. Sebastiano

Costruita come Oratorio, dove un tempo sorgeva la Chiesa annessa alla Confraternita della Misericordia (che si occupava dei condannati a morte), tra la fine del Cinquecento e l'inizio del Seicento ha un campanile che appare settecentesco. La facciata venne riedificata nel 1844 in stile neo-classico dall'ingegnere Paolo Cornaro. Al suo interno, in stile barocco, sono custodite alcune pregevoli opere d'arte tra le quali la Madonna Addolorata del pittore vogherese Paolo Borroni i cui resti riposano in questa chiesa.

 

3.Oratorio S. Caterina

Ricavato nel 1610 dall'atrio dell'antico palazzo Dal Verme (del quale si intuiscono i resti soffocati tra le costruzioni moderne che lo circondano) ospita un altare in marmi preziosi e bronzo e pregevoli affreschi realizzati da Mario Maserati nel 1950 (['Annunciazione, Santa Caterina, San Nicola, Simboli degli Evangelisti).

 

4.Oratorio del Crocefisso

Costruito nel 1842, su progetto dell'ingegner Marelli, in adempimento al voto per la liberazione dal colera che aveva infierito nella città durante il 1836. Conserva il Cristo morente dipinto in giovane età dal pittore vogherese Paolo Borroni.

 

5.Chiesa del Carmine

Già "CHIESA DI SANTA MARIA DEI BATTUTI o DEL GONFALONE". Deve la sua fondazione alla fine del Trecento alla Confraternita dei Raccomandati o dei Battuti come oratorio annesso all'ospedale della stessa confraternita. Ricostruita nel diciassettesimo secolo e terminata nel 1685. La cupola venne affrescata dal pittore Giovan Battista Cane. Al suo interno è esposta la tela "Transito di San Giuseppe" del pittore vogherese Paolo Borroni recentemente restaurata.

 

6.Chiesa Rossa o S. Ilario

Edificata nel dodicesimo secolo e dedicata a Sant’Ilario, secondo alcune fonti sui resti di un tempio preesistente di epoca longobarda. Ha subito nei secoli molti restauri, di cui l’ultimo nel 1956, anno in cui venne prescelta quale Tempio Sacrario della Cavalleria Italiana e dedicata ai Santi Ilario e Giorgio.

In passato venne utilizzata per raccogliere i morti di peste (1630) e nell’800 come deposito polveri per la Caserma di Cavalleria.

E’ popolarmente detta Chiesa Rossa, dal tipico colore del laterizio nel quale è costruita.

L’interno è adornato con gli stemmi di tutti i Reggimenti di Cavalleria.

 

7.Chiesa S. Giovanni

Edificata al principio del Seicento sull'omonimo Oratorio, fondato nel 1406 dalla vedova di Giovanni de Accursio per ospitare i Frati Predicatori dell'Osservanza. Conserva un grande quadro raffigurante la natività di San Giovanni Battista del pittore Carlo Francesco Nuvolone.

Ospita l'organo barocco "Cornetti" del 1724.

 

8.Collegiata S. Lorenzo Martire (Duomo)

Costruita sulle rovine della vecchia chiesa a partire dal maggio 1605 su progetto dell’architetto bolognese Antonio Maria Corbetta. Viene completata con l’edificazione della facciata dall’ingegnere milanese Carlo Macciachini dal 1874 al 1875. Al suo interno si può ammirare il pregevole organo “Serassi” del 1833. Presso il portale destro si trovano un epigrafe e tre rilievi uno dei quali raffigurante San Bovo, patrono della città, le cui spoglie sono custodite sotto l’altare maggiore dal 1953. Il santo di origine provenzale (Noyer) morì a Voghera nel 986 mentre faceva ritorno da un pellegrinaggio a Roma.

L’interno dell’edificio è diviso in tre grandi navate che portano alla maestosa cupola centrale. Degno di nota è il secondo altare destro, risalente al XVII sec. nel quale si può ammirare l’affresco della Madonna del Soccorso risalente al 1496 attribuita a tale Andrino di Edesia. Il Duomo ospita alcune opere di Paolo Borroni, una “Addolorata” presente nella Cappella di S. Teresa e gli affreschi a decoro della succitata Cappella del Soccorso (la lunetta dell’Annunciazione, il volo di angeli e le due figure ai lati dell’altare) e una “Madonna di Pompei” del Macerati. Nella Sacrestia sono conservati arredi e paramenti sacri tra i quali due “funicelle” e un “piviale” con “stolone e capino” ricamati in oro donati da San Pio V° nel 1571.

 

9.Chiesa S. Rocco

Trae origine dall’Ecclesia Salvatoris annessa all’Ospedale del Salvatore o di Sant’Enrico. Costruita, ma non completata, dal 1525 al 1527 con le offerte fatte dal popolo durante la peste del 1524, prese il nome di San Rocco e fu completata nel 1578 a cura della Confraternita del SS. Nome di Gesù detta di San Rocco. Custodisce un braccio e due snodi di dita del Santo, compatrono della città. All’interno tra le opere sacre esposte va ricordato un dipinto attribuito al Borroni raffigurante S. Francesco di Sales e S. Francesca di Chantal (II^ metà ‘700).

 

10.Chiesa/Convento S. Maria delle Grazie

Popolarmente detta Del Rosario, fu costruita sotto il titolo La Beata Vergine della Pietà, con annessi so convento, dai Padri Domenicani.

Riedificata alla fine del Quattrocento per volontà di Vincenzo I Bandello di Castelnuovo, generale dell'ordine e zio del novelliere Matteo Maria, fu completata nel 1505.

Chiusa al pubblico in età napoleonica e adattata in tempi diversi ad asilo, a maneggio e a magazzino militare, venne restaurata dall'ingegnere vogherese Mario Cattaneo, riconsacrata nel 1927 e affidata ai Padri Francescani.

L'edificio si presenta in stile romanico gotico, al suo interno si può ammirare un affresco raffigurante la Madonna delle Grazie, risalente al XV secolo.